Quello che non uccide – L’eredità di Stieg Larsson

Quello che non uccide millennium 4

Non potete immaginare che colpo sia stato per me entrare in libreria ieri mattina, e trovare in bella mostra l’espositore con i tre volumi della trilogia di Stieg Larsson, UOMINI CHE ODIANO LE DONNE – LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO – LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA. A dieci euro l’uno. Un’offertona per me, visto che a suo tempo li presi in prestito in biblioteca, e mi rimane tutt’ora il proposito di comprarli. Non me l’aspettavo, così come non mi aspettavo l’annuncio che mi ha definitivamente steso : l’uscita di  Millennium 4 – QUELLO CHE NON UCCIDE, edito all’estero con il titolo inglese THE GIRL IN THE SPIDER WEB, è prevista in Italia per il 28 agosto. Oggi. Mi è venuta la pelle d’oca. Il cuore mi si è fermato in petto per qualche secondo, in cerca di qualcuno, oh qualcuno !– con cui sfogare la tensione da – GIVE ME THAT BOOK NOW – I HAVE TO READ IT ! – e sviscerare ansie e dubbi in proposito. La minima speranza che il nuovo libro fosse stato ritrovato tra le scartoffie di Larsson, è evaporata al primo scambio di parole con una commessa ancor più intrippata di me.

Mentre io ne parlo con voi, altre persone in giro per il mondo staranno già sfogliando le pagine di questo tanto inaspettato seguito. Magari voi lo state leggendo proprio in questo momento, o siete in procinto di acquistarlo, mentre io son qui che rosico, perché ieri me ne sono uscita dalla Feltrinelli con tre libri nuovi nuovi, e prenderne un quarto … ok, chi voglio prendere in giro, io acquisterò quel libro. Acqua in bocca, soprattutto con mia madre. E’ la volta buona che mi ricoverano … 

David Lagercrantz

David Lagercrantz – l’aut0re

Insomma, andiamo con ordine. Il libro NON E’ STATO SCRITTO da Stieg Larsson. Nel dicembre del 2013 la casa editrice svedese Norstedts* annunciò che David Lagercrantz era stato incaricato di scrivere il quarto romanzo della serie Millennium, che si ricorda, nei piani originali doveva comporsi di dieci volumi. Non so come, questa grande notizia mi sfuggì completamente, e ciò ha fatto si che ieri mi sia quasi venuto un infarto. Inevitabili le polemiche che si sono scatenate in proposito. Si sa che la compagna di vita di  Larsson, Eva Gabrielsson, si era opposta alla continuazione della serie, ma l’ultima parola è spettata alla “famiglia” dello scrittore, il padre e il fratello che ne hanno ereditato i diritti dopo la di lui morte prematura nel 2004. Un senso di ingiustizia e fastidio mi rode lo spirito. Eva, donna tanto amata da Larsson, col quale ha trascorso ben 32 anni della sua vita, non avrebbe il diritto di parola, se non quello economico derivante dall’acquisizione di almeno parte dei diritti d’autore ? Suppongo di non poter parlare in modo definitivo rispetto a una questione che non conosco in modo approfondito. E forse è e sarà impossibile comprendere tutti i risvolti che hanno portato alla pubblicazione di Quello Che Non Uccide. Sta di fatto che nonostante questi tristi fumi di discordia tra parenti e amici di una persona che non abbiamo mai davvero potuto conoscere, se non attraverso le sue parole, resti il punto cruciale del problema : E’ giusto mettere mano ad un’opera che non ci appartiene ? E’ giusto seguirne le evoluzioni, finanche goderne?  Ebbene, su questo argomento ci sono corsi e ricorsi storici, che in ultima istanza porterebbero a discutere anche dell’universo fanfiction. Un mare troppo vasto da sondare ora. Mi limiterò a citare quattro casi, lasciando a voi il compito di approfondire se vorrete, e ripromettendomi di tornare a parlare di loro in un prossimo futuro :  Sir Arthur Conan Doyle e i suoi ErediEmily Dickinson e le edizioni postume delle sue opere, curate da Mabel Loomis Todd e poi da Martha Dickinson Bianchi, JRR Tolkien e i libri postumi pubblicati grazie a suo figlio Christopher, Robert Ludlum e la saga di Bourne, continuata da Eric Van Loustbader, con il permesso dei parenti di Ludlum. Quattro casistiche che trattano questioni simili tra loro, ma anche storie di vita e risoluzioni profondamente diverse.

Rispondendo alla domanda in modo del tutto personale e soggettivo, dico che sì, è ingiusto pretendere ufficialità e riconoscimenti economici, nel caso in cui il permesso dell’autore o di chi gode dei suoi diritti sia negato. Così come è ingiusto e inaccettabile distorcere il messaggio originale di un’opera, e stravolgerla completamente contro il volere del proprio autore. Però è dannatamente giusto, anzi, è inevitabile, che un’opera continui a vivere e a svilupparsi e ad evolversi anche nelle teste, nei cuori e nelle penne di altre persone che l’anno amata, quando ormai con la pubblicazione essa è entrata a far parte dell’ immaginario universale. In tal senso, tutti noi siamo eredi di Stieg Larsson.

Potete trarre le conclusioni che volete, sta di fatto che il quarto libro della serie Millennium ha visto la luce, contro ogni mia aspettativa, superando ogni polemica, ed io non vedo l’ora di leggerlo, di ritrovare i personaggi di cui mi ero follemente innamorata, Lisbeth e Mikael, e il loro universo svedese fatto di intrighi, scoop giornalistici e drammi umani. Non mi aspetto invece di ritrovare la penna di Larsson in queste nuove pagine, e temo di avvertirne troppo la mancanza, ma spero anche che Lagercrantz abbia fatto davvero il buon lavoro che si dice, che sia all’altezza di una storia tanto importante. Credo che  nella migliore delle prospettive lo si possa considerare alla stregua di Death Comes to Pemberley di PD James, (a proposito di sequel scritti da altri dopo la morte dell’autore).

Voi che ne pensate ? Avete intenzione di leggere, o state già leggendo, Quello Che Non Uccide ?

PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI – 

the man who left too soon - biografia

la biografia di Barry Forshaw sulla vita di Stieg Larsson

l'autobiografia di Eva Gabrjelsson

l’autobiografia di Eva Gabrjelsson

Letters of NoteStieg Larsson’s letter to his wife Eva Gabrielsson “to be opened only after my death” 

intervista esclusiva a Eva Gabrjelsson di Debora Attanasio, per Marie Claire, del 16 gennaio 2012 :

 “Vedere la pubblicazione della trilogia l’avrebbe fatto felice, questo sì. Lo sfruttamento improprio è iniziato invece mettendone all’asta i diritti, infischiandosene di preservare l’impronta che l’autore aveva voluto dare all’opera, ignorando il controllo della traduzione nelle edizioni straniere, ricorrendo a metodi di marketing inappropriato, mercanteggiando i diritti cinematografici addirittura prima che il primo libro uscisse e cedendoli anche a Hollywood. Nessun autore ha bisogno che la sua proprietà intellettuale venga distorta e sfruttata come non vorrebbe. Non si può promuovere un libro nato per denunciare lo sfruttamento della donna oggetto, e usare un messaggio esattamente opposto, come quello della campagna pubblicitaria a Londra, nel dicembre 2010, che diceva “Quale ragazza vorresti per Natale?”.

articolo ansa 

From wiki : The Girl in the Spider’s Web (2015)[edit]
Main article: The Girl in the Spider’s Web
In December 2013 the Swedish publishing company Norstedts announced that Lagercrantz had been contracted to write the fourth novel in the Millennium series ofcrime novels, originally by Stieg Larsson (1954–2004). The novel was published at midnight August 26-27, 2015, around the ten-year anniversary of the first Millennium novel. According to the publisher, the book is a stand-alone sequel based on Larsson’s characters, but has not made use of the incomplete book manuscripts and notes he left behind. Lagercrantz, however, stated in an interview with Aftonbladet that he had picked up some of the unfinished plot threads from the published novels.[6][7] The draft was reported as finished by Lagercrantz in January 2015. The Swedish title is Det som inte dödar oss, literally translated “That Which Does Not Kill Us”.[8] The English language title is The Girl in the Spider’s Web.[9]

La mia recensione della trilogia Millennium, menù Review – Gennaio 2013.

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