Una passeggiata nei boschi

Anni fa, forse nell’estate che precedeva il mio primo anno di superiori, entrai nella piccola biblioteca di Silea, il paesino in cui vivo, in cerca di un fantasy con cui passare il mio tempo libero… Ricordo d’esserci andata in cerca di saghe piene di magia, creature fatate, lingue improbabili, bussole d’oro, tecnologia elfica, oro di leprecauni, bacchete, intrugli odorosi e  magari un po’ di burrobirra. La burrobirra era essenziale.

Invece scovai lui, per caso, con un meraviglioso orso su sfondo verde in copertina. Bill Bryson mi fece ridere come pochi, e mi portò con sé in un fantastico quanto divertentissimo viaggio attraverso l’Appalachian Trail.

Una Passeggiata Nei Boschi ha evocato in me per la prima volta la fatica e l’emozione del camminare per chilometri e chilometri in piena  immersione nella natura, facendomi desiderare di compiere il medesimo sforzo, la medesima follia. C’è gente che pensa che basti piantare una bandiera, imporre i propri confini e le proprie leggi per possedere la terra in cui si vive, ma per me esiste un solo modo di ”conquistarla”. Ed è scoprirla metro per metro, passo dopo passo. Semplicemente, camminando, osservando, ascoltando. Rispettando.

 

una passeggiata nei boschi

trama : L’Appalachian Trail: un sentiero di 3.400 chilometri che si snoda attraverso 14 Stati americani, dalla Georgia al Maine. Il sogno di tutti gli amanti della natura e dell’avventura. Ed è proprio in cerca di avventura che, all’età di 44 anni, Bill Bryson, in compagnia dell’amico Stephen Katz, si cimenta nell’impresa di percorrere a piedi il leggendario sentiero, senza la minima cognizione delle elementari norme di sopravvivenza nella natura selvaggia. L’avventura dei due cittadini si svolge all’insegna di una divertita incoscienza tra bufere di neve, nugoli di insetti, incontri con gli animali selvatici e con una sorprendente varietà di individui.

 

Quotes – Citazioni 

Prese da Goodreads, in inglese, perché il libro non l’ho comprato, (è nella mia wish list da secoli, ma siccome l’ho già letto do sempre la precedenza agli altri …Si, lo so che mi capite !). Quindi non troverete il numero di pagina, e la traduzione italiana è la mia, sapete chi incolpare se trovate inesattezze.  

“I know a man who drives 600 yards to work. I know a woman who gets in her car to go a quarter of a mile to a college gymnasium to walk on a treadmill, then complains passionately about the difficulty of finding a parking space. When I asked her once why she didn’t walk to the gym and do five minutes less on the treadmill, she looked at me as if I were being willfully provocative. ‘Because I have a program for the treadmill,’ she explained. ‘It records my distance and speed, and I can adjust it for degree of difficulty.’ It hadn’t occurred to me how thoughtlessly deficient nature is in this regard.”

“Conosco un uomo che guida 600 yard, (=548,64 metri), per andare a lavoro. Conosco una donna che sale in macchina per andare in palestra così da camminare su un tapis roulant, poi si lamenta appasionatamente per la difficoltà di trovare parcheggio. Quando una volta le ho chiesto perché non camminava fino alla palestra e faceva cinque minuti di meno sul tapis roulant, mi ha guardato come se stessi facendo volontariamente della provocazione : “Perché ho un programma per il tapis roulant” – mi ha spiegato. “Registra la mia distanza e la velocitàm e posso regolarlo per grado di difficoltà.” Non mi era occorso alla mente quanto la natura sia sconsideratamente carente a questo riguardo”.    

“Woods are not like other spaces. To begin with, they are cubic. Their trees surround you, loom over you, press in from all sides. Woods choke off views & leave you muddled and without bearings. They make you feel small & confused & vulnerable, like a small child lost in a crowd of strange legs. Stand in a desert or prairie & you know you are in a big space. Stand in the woods and you only sense it. They are vast, featureless nowhere. And they are alive.”

“I boschi non sono come gli altri luoghi. Per iniziare, sono cubici. I loro alberi ti circondano, incombono su di te, ti pressano da ogni parte. I boschi soffocano la vista e ti lasciano confuso e disorientato. Ti fanno sentire piccolo e confuso e vulnerabile, come un bambino piccolo perso in una folla di strane gambe. Stai in un deserto o in una prateria e sai di essere in un grande spazio. Stai nei boschi e puoi solo percepirlo. Loro sono vasti, da nessuna parte informi. E sono vivi.”

 

 

 

Proprio oggi ho scoperto che ne hanno fatto un film, diretto da Ken Kwapis e che cast !!! Emma Thompson, Robert Redford e Nick Nolte sono pronti a farci piangere dal ridere … Non vedo l’ora di guardarlo !  Vi lascio con il trailer, buona visione !  

 

 

 

 

Cosa ne pensate ? Avete già letto questo o altri libri della penna ironica e dissacrante che è Bill Bryson ? Ma soprattutto, chi mi accompagnerà al cinema !!?

 

 

 

 

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